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Troppe distribuzioni Linux?

Dopo aver letto il seguente articolo, mi sono sentito in dovere di scriverne uno anche io.

Il fatto che ci siano troppe distribuzioni, per me non è affatto nè un bene nè un male.

In primis c’è da dire che la possibilità di chiunque di personalizzare una distribuzione è più che un bene, in modo particolare quando il “fork” non è fatto da una sola persona, ma da più persone che condividono la voglia di creare una distribuzione personalizzata per quello che devono fare. Faccio un piccolo esempio, tutte le volte che devo installare Ubuntu ad un amico o che volgio dare una bella ripulita al mio PC devo spendere un minimo di tempo per andare a prendermi i programmi che di base non vengono installati ma che abitualmente uso. Che faccio allora? Con un semplice programmino, personalizzo la mia Ubuntu. Farlo è davvero una stupidata in quanto non faccio altro che aggiungere/cambiare quello che mi serve ad Ubuntu. Il tutto poi avviene tramite un tool grafico. Quello che ne esce non è niente altro che una Ubuntu personalizzata, compatibile al 100% con la versione originale. Provate ad immaginare di fare una cosa simile con Winzoz, IMPOSSIBILE.

Per quanto riguarda i nuovi utenti, personalmente dubito che passino a Linux con il presupposto di trovare il O.S. fatto a dock per lui. O almeno di sicuro non lo cercherà subito. L’esempio non è calzante comunque: un giorno mi piacerebbe avere una bella Ducati 1000, ma di certo prima imparerò a guidare una moto un po’ meno “performante”. Quello che voglio dire è che in nessun campo si può fare il passo più lungo della gamba e quindi saltare le tappe. Stessa cosa vale per la scelta della propria distribuzione Linux. Si inizierà magari con una semplice Ubuntu e solo dopo si installerà una super-performante Gentoo.

giugno 12, 2007 - Posted by | Notizie

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