The Next Gen

Just another WordPress.com weblog

Nuova iniziativa made Free Software Foundation

Da tuxjournal apprendiamo che la Free Software Foundation ha lanciato una nuova iniziativa il cui tentativo è quello di sensibilizzare la gente all’utilizzo del formato audio Ogg Vorbis.

Per chi non lo sapesse Ogg Vorbis è un formato audio simile al famoso MP3 ma, oltre ad avere una qualità superiore a quest’ultimo è anche privo di brevetti e restrizioni di qualsiasi genere.

Ogg Vorbis inoltre non viene solo utilizzato come formato audio, ma anche video.

L’unico punto dolente riguarda la compatibilità con alcuni lettori MP3, anche se gli ultimi modelli integrano di norma il supporto a questo formato.

Maggio 21, 2007 Posted by | Notizie | Lascia un commento

Il ritorno di Forza Motorsport

Mancano 18 giorni all’uscita di questo attesissimo titolo e la Microsoft ce ne ha regalato
un assaggio.

Con 691 MB possiamo gustarci una anteprima del gioco di simulazione più atteso sulla console targata Microsoft.

La demo mette a disposizione un solo circuito e 3 classi di auto. In ordine di potenza abbiamo le seguenti classi: C; A; R2.

All’interno delle suddette categorie troviamo successivamente svariate auto di serie, fuori-serie e prototipo.

Sfortunatamente in questa prova a castomizzazione dei veicoli è limitata alla sola scelta dei colori ed alla presenza o no degli aiuti alla guida come ABS e servosterzo.

Successivamente è possibile decidere tra il cambio automatico e quello manuale. Oltre alla presenza o meno degli aiuti per le traiettorie. Proprio questi ultimi risultano essere molto ben fatti, il loro colore varia dal verde al rosso a seconda se si dovrebbe accelerare o frenare. Da notare poi che non sono del tutto “immobili” ma che talvolta variano a secondo della situazione. Se per esempio ci troviamo sul rettilineo in piena accelerazione non ci segneranno mai una traiettoria che ci farebbe collidere con l’auto davanti a noi, bensì una traiettoria che ci permetta di superarla.

I controlli sono ben posizionati, con l’unico difetto di quelli adibiti al cambio di marcia ( X e B) che possono talvolta risultare scomodi. Inoltre è già abilitato il Force Feedback, da utilizzare se si è in possesso del volante.

Dal punto di vista grafico il gioco risulta essere davvero OTTIMO e i 60 fps costanti si fanno notare facendo acquisire al gioco una fluidità davvero notevole. Un po’ di delusione invece per quanto riguarda i danni, che seppure presenti, si limitano a danni superficiali come graffi sulla carrozzeria e a paraurti che si staccano. Tuttavia il ritrovarsi una macchina che va a tutta potenza dopo essersi schiantata a 250 KM/h contro un muro, lascia un po’ basiti.

Di rilevanza invece tutte le telemetrie riguardanti il motore, le gomme, le sospensioni, la forza G ed alla temperatura dei freni (da notare il loro cambiamento di colore in seguito al colore sviluppato in frenata). Le telemetrie posso essere attivate in tempo reale tramite il “dorsale sinistro” oppure durante il replay della nostra gara.

Insomma, un titolo che offre molti punti di forza e poche debolezze.

Sarà sicuramente un “must buy” per tutti gli appassionati delle corse su 4 ruote

Maggio 21, 2007 Posted by | Recensioni | Lascia un commento

Tutti lo usano, pochi lo conoscono

Ebbe sì, da tuxjournal si apprende che il motore di ricerca più famoso al mondo è quasi interamente basato su Gnu/Linux.

Eppure se vado in giro e mi mettessi a chiedere alla gente “Conosce Linux?” non so quante persone mi risponderebbero che lo usano quotidianamente e lo reputano migliore di MS Windows. Di sicuro però la stragrande maggioranza di essere come web browser usa Google. E quindi, di conseguenza, se lo reputa OTTIMO, implicitamente dovrebbe reputare ottimo anche tutto quello su cui si basa.

Un “programs manager” di Google ci rivela infatti:

Utilizziamo il kernel Linux. Praticamente ogni volta cerchi qualcosa con Google, o usi uno dei suoi strumenti, stai automaticamente usando una macchina Linux. Proprio sulla base di questi sistemi Linux abbiamo creato tutti i nostri software proprietari, Gmail in primis. Per le nostre operazioni quotidiane utilizziamo strumenti come binutils, OpenSSL, OpenSSH e svariati tool di monitoring della rete

Buffo, no? Si reputa male un sistema operativo ed i relativi programmi, ma lo si usa di continuo.

Spero solo che Google continui per questa strada, e che molte persone (Lo Stato in primis, considerando la quantità di Euro che spende nelle licenze Microsoft) inizino ad aprire gli occhi.

Maggio 21, 2007 Posted by | Notizie | Lascia un commento

L’associazione per il Software Libero presenta uno studio approfondito sui recenti accordi tra Governo e Microsoft

In un articolo inviato a centinaia di esponenti delle istituzioni sia centrali che locali, l’Associazione per il Software Libero intende dimostrare come il Governo Italiano continui ad erogare soldi pubblici a favore di aziende in posizione dominante nel mercato del software.
Nel centro di ricerca Microsoft di Trento, per esempio, per ogni euro speso dalla multinazionale statunitense, le istituzioni e le università ne spendono più di sette.

http://softwarelibero.it/riflessione-politiche-innovazione-ict

La scelta dell’Associazione di scendere in campo su questo tema nasce dalla preoccupazione di veder emergere, nell’ambito della Pubblica Amministrazione, sia a livello nazionale che locale, posizioni politiche a favore di accordi a vantaggio del principale produttore di software proprietario.

Posizioni dettate da una visione ideologica, che non trovano riscontro nei reali interessi del nostro paese sia a livello economico che politico, e che non rispettano il principio di una ricerca pubblica basata sulla condivisione del sapere.

L’associazione per il Software Libero insiste, quindi, sulla necessità che i prodotti della ricerca finanziata con denaro pubblico siano rilasciati con una licenza libera, rispondendo in questo modo alle necessità di aumentare le conoscenze scientifiche attraverso modalità democratiche che producano benefici per tutti.

I recenti accordi siglati da governo e regioni prevedono invece, che i soldi pubblici finanzino la ricerca di una singola organizzazione, la quale occupa una posizione dominante in diversi segmenti del mercato ICT e contribuisce in maniera esigua all’erario pubblico italiano localizzando fuori dal nostro territorio i propri valori immateriali.

Fonte

Maggio 21, 2007 Posted by | Notizie | Lascia un commento